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ottobre 2022 |
Enzio Strada ha "scoperto" in un Archivio
Diocesano un fascicolo che - in oltre quattrocento anni
- non aveva attirato l'attenzione dei ricercatori forse
perché inserito in una Miscellanea senza che
da nessuna parte risultasse appartenere alla Inquisizione.
Il fascicolo contiene i verbali di otto procedimenti
giudiziari riguardanti i reati di bestemmia, adulterio,
anima al diavolo, disprezzo della scomunica, stregoneria.
Il settimo Processo vede come imputato un Consigliere
del Comune (Flaminio Neri) finito davanti al Tribunale
del Sant'Uffizio per avere negato i privilegi di casta
ad un sacerdote dichiarando che neanche la scomunica
lo avrebbe distolto dal compiere il suo dovere perché
la "legge è uguale per tutti".
L'ultimo Processo, l'ottavo, durato oltre cinque mesi,
riguarda una salinara (Francesca detta Foiara) accusata
di stregoneria e sottoposta più volte a tortura.
Sono verbalizzati anche i suoi lamenti strazianti e
le invocazioni a Dio (Jesu, o Jesu, Jesu, Jesu benedicto,
m'aiuti).
È lei, Foiara, a meritare particolare compassione
per aver subito l'arbitrio di un Potere che, in nome
di Dio, si arrogò il diritto di violarne la coscienza
e di devastarne il corpo per poi bandirla dal consorzio
umano come un rifiuto indegno.
Nulla di quanto si trova nel fascicolo è stato
censurato: le bestemmie, le volgarità, le espressioni
scurrili, le imprecazioni…, tutto è riportato
integralmente.
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2018 |
Queste 544 pagine sono il frutto di una seconda "rivisitazione
e selezione" delle decine di migliaia di documenti
storici da me via via fotocopiati/ fotografati, "catalogati
e salvati" su hard disk.
Essi mi avevano già permesso la pubblicazione
, nel 2011, del Primo Volume sulle "Spigolature,
Curiosità, Inediti" (vedi qui sotto).
Moltissimi documenti riguardanti Cervia e il suo territorio
(comprese le frazioni di Pisignano, Castiglione, Villa
Inferno, Montaletto, Cannuzzo...) sono stati "trovati"
casualmente cercando altro in Archivi pure di Città
lontane come Parigi e Londra.
Mi occupavo a Parigi di Letteratura e Storia Francese
del 1600?
Ecco "saltar fuori" la Città del
Sale per via di uno dei più grandi personaggi
di quel secolo: Francesco Guidi Di Bagno, Vescovo
e Cardinale di Cervia, in contatto con gli uomini
più importanti del suo tempo come il Re Luigi
XIII, Richelieu, Decartes (Cartesio) , Galilei , Rubens...
Al Public Record Office di Londra (l'Archivio di Stato
Inglese) ricostruivo un "fatto" del nostro
Risorgimento durante la Guerra di Crimea del 1853-55?
Ecco, imbattersi in ...Cervia per via di una evasione
dalle sue carceri pontificie.
Ma è ovviamente "scartabellando"e
"setacciando" le antiche carte degli Archivi
di Stato e Diocesani più vicini (Cervia, Ravenna,
Faenza, Cesena...) che ho "spigolato" la
maggior parte delle "piccole/grandi" storie
(più di 200) raccontate in questo volume.
Ciò che soprende è che la Storia di
Cervia si presta a fare da "metodo a campione":
nel senso che attraverso essa - "grazie"
al suo indispensabile e preziosissimo Sale - si ha
un quadro della Storia generale italiana degli ultimi
5 secoli: in termini di avvenimenti, di costumi, di
modi di vivere e di sopravvivere (nascere, nutrirsi,
curarsi, informarsi, scolarizzarsi, commerciare, amministrare
, divertirsi, amare, lavorare, credere/non credere,
farsi scomunicare e infine ... fare testamento...preoccupandosi
del "buon" funerale e "dell'aldilà...).
presentazione libro: Piazzale
Maffei, Torre San Michele. Cervia 30.8.2018
Clikka qui
Il regista Gianluca
Nanni di Zirialab (con la collaborazione del Comune
di Cervia-Milano Marittima) ha predisposto una serie
di Video sulla Storia di Cervia, del suo territorio,
della della sua gente.
Il 28 aprile 2020 ne è stato pubblicato uno
che riporta parti di un' intervista-chiacchierata
ad Enzio Strada.
Vi si accenna al nome di Villa Inferno, di Ficocle,
di Cervia e si racconta pure l'incredibile Storia
di Giovanni Guidi Di Bagno, Vescovo di Cervia e Cardinale
a Parigi, alla corte di Luigi XIII e di Richelieu
(1629).
Informazioni più dettagliate su questo ultimo
evento sono a pagina 22-28 di questo volume
Per il video, cliccare qui
sotto
https://www.youtube.com/watch?v=3hCWRcokq6I&t=458s
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2016 |
Il Diario di Guerrino Armuzzi nel Lager di Ziegenhain
(cittadina nei dintorni di Kassel, in Germania) è
un documento eccezionale; esso testimonia il dramma,
anzi la tragedia di cui furono vittime i soldati italiani
che l'8 settembre del 1943 scelsero di non più
combattere a fianco dei Tedeschi.
Furono circa 800.000 i cosidetti IMI (Italiani Militari
Internati) deportati e molti non fecero più
ritorno.
Armuzzi si salvò grazie a Dante Pocchiesa:
un altoatesino di cui - nell'ultimo capitolo del libro
- è raccontata la terribile esperienza in terra
di Russia durante la disastrosa spedizione dell'ARMIR.
Rientrato in Italia, Pocchiesa fu inviato sul fronte
balcanico, fatto prigioniero l'8 settembre e deportato
in Germania.
Armuzzi morì il 18 gennaio 1952, mentre Dante
Pocchiesa vive ancora oggi (2016) a Brunico in provincia
di Bolzano.
Il 9 giugno 2016 Dante Pocchiesa ha partecipato alla
presentazione del Diario di Guerrino Armuzzi (vedere
documentazione in "Novità" del presente
Sito).
https://www.youtube.com/watch?v=pk5h1UdGWNg
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2013 |
Seconda
edizione 2013 del libro su Giovanni Pianori (sempre
edito da Carta
Bianca- Faenza).
Arricchita con altri documenti e con una Appendice
nella quale viene rievocata la terribile sorte di Senesio
(fratello del Brisighellino) nell'inferno della Caienna.
Dopo le prime
presentazioni del libro (l'ultima il 20 dicembre 2013
presso la Pinacoteca di Faenza) l'incredibile vicenda
di Giovanni Pianori detto il Brisighellino ( e dei
suoi sette fratelli) sta, pian piano, uscendo dal
dimenticatoio della Storia del nostro Risorgimento.
Le 5 puntate
televisive - andate in onda a dicembre 2013 - sono
ora su youtube (Le
Cantine di Platone); se ne indica qui sotto il
link per eventuali...curiosi: (CLICCARE)
https://www.youtube.com/results?search_query=enzio+strada
oppure "battere"
Enzio Strada su youtube
La Rai-Radio3 Wikiradio il 20 agosto 2018 ha "trattato
il Caso Pianori".La puntata si può ascoltare
in Podcast al link:
https://www.raiplayradio.it/programmi/wikiradio
https://www.raiplayradio.it/programmi/wikiradio/archivio/puntate
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/08/WIKIRADIO---Giovanni-Pianori--4b1388a7-f57e-4dab-b646-6c7fa9b29a48.html
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/08/WIKIRADIO---Giovanni-Pianori--4b1388a7-f57e-4dab-b646-6c7fa9b29a48.html
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2012 |
Il 6 settembre 2012 al Teatro Giardino di Brisighella
è stato presentato il libro di Enzio Strada:
"Osare e Morire":GIOVANNI
PIANORI detto il Brisighellino e la sua famiglia".
Editore Cartabianca-Faenza, pagine 300. Prefazione
di Beppe Sangiorgi.
Ecco in sintesi il contenuto del libro:
" Giovanni Pianori detto il Brisighellino nacque
il 16 agosto 1823 a S. Martino in Poggio, comune di
Brisighella.
I suoi genitori, ebbero 15 figli: otto prima di Giovanni
e sei dopo.
Nel 1838, la numerosa famiglia si divise: un nucleo
rimase con il padre a Brisighella, e, l'altro (con
la madre) si trasferì a Faenza dove le occasioni
per far apprendere un mestiere ai figli erano più
numerose.
Insieme col fratello Senesio, Giovanni fu avviato
al mestiere di calzolaio presso la bottega di Sante
Padovani: uomo integerrimo e profondamente religioso.
Il 16 gennaio 1845, Giovanni Pianori sposò
la figlia di quest'ultimo, Virginia.
Il 3 maggio 1847 egli divenne padre di una bambina,
Angela.
Di sentimenti repubblicani, il Brisighellino prese
parte attiva alla Prima Guerra di Indipendenza nel
1848 e, a Roma, combattè con Garibaldi alla
difesa della Repubblica Romana affossata dalle armi
inviate da Napoleone III.
Da quel momento l'Imperatore francese fu considerato
da tutti i patrioti un "traditore".
In effetti, da carbonaro e repubblicano quale egli
era, Luigi Napoleone aveva partecipato in Romagna
ai moti del 1831 e nel 1848 era stato eletto Presidente
della Repubblica Francese da lui egualmente tradita
con il Colpo di Stato del 1851.
Per i patrioti italiani e francesi un simile traditore
e tiranno meritava la morte. Mazzini non ne faceva
mistero perché era lui l'ostacolo all'avvento
di un'Italia Libera, Indipendente e Repubblicana.
Il Brisighellino, nella primavera del 1855, si fece
strumento di un piano ideato dall'esule genovese secondo
il quale l'attentato a Napoleone doveva essere la
scintilla per un moto di portata europea da cui sarebbe
scaturita la nostra Unità Nazionale.
Sabato 28 aprile Pianori sparò due colpi di
pistola (andati a vuoto) contro Napoleone III che,
a cavallo, percorreva i Campi Elisi.
Immediatamente arrestato, Giovanni dichiarò
subito la sua vera identità rifiutandosi però
di fornire i nomi dei complici nonostante lo avessero
sottoposto ad una falsa fucilazione nel tentativo
di farlo parlare.
Una settimana dopo, lunedì 7 maggio, il Brisighellino
subì un sommario processo:
a) non gli diedero l'interprete pur essendo evidente
che il romagnolo conosceva pochissimo la lingua francese;
b) non gli fu preventivamente mostrato il contenuto
dei documenti inviati erroneamente dalla Segreteria
di Stato Vaticana e che non riguardavano lui, ma il
fratello Senesio;
b) gli fu assegnato un difensore di ufficio che, invece
di difenderlo, si comportò come chi dovesse
sostenere "l'accusa;
La Corte di Assise di Parigi lo condannò
a morte (la pena dei parricidi) mediante ghigliottina.
La sera di domenica 13 maggio 1855, Pianori fu trasferito
dalla prigione della Conciergerie a quella della Roquette
per esservi decapitato l'indomani mattina, all'alba.
Durante la notte, le Autorità gli promisero
salva la vita se avesse fatto il nome dei complici.
Pianori non tradì nessuno; si limitò
a dire: "Saprò morire".
Quando fu in cima al patibolo, egli gridò forte
"Viva la Repubblica, Viva l'Italia".
Negli Scritti di Mazzini il nome di Giovanni Pianori
ricorre molto spesso e sempre con molta stima per
lo sfortunato romagnolo.
In una lettera al Direttore dell'Italia e Popolo del
30 giugno 1855, Giuseppe Mazzini gli rese onore con
parole che egli raramente aveva usato: Pianori era
stato capace "di osare e morire" (espressione
ripresa nel titolo del libro di Enzio Strada).
Chi desiderasse conoscere qualcosa in più
di questa incredibile "storia"può
clikkare su
https://www.youtube.com/results?search_query=enzio+strada
I proventi del libro vanno esclusivamente a sostegno
della fondazione "La
Memoria Storica di Brisighella".
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2011 |
Cervia, "Spigolature,
curiosità, inediti" (dal 1500 al 1945),
Ed.Risguardi, pag. 625.
Dopo la pubblicazione dei tre libri sulla storia di
Villa Inferno e di Montaletto, nel mio Computer era
rimasto un "grosso file" in cui per anni
si erano accumulate spigolature, curiosità,
inediti riguardanti Cervia negli ultimi cinque secoli.
Parte di quel materiale documentale vede ora la luce
in questo volume.
La
Storia di Cervia e dei Cervesi ha tratti di originalità
tale da non aver riscontro con nessuna altra Comunità
: non solo romagnola. Merito/colpa del suo Sale? Merito/colpa
di una Comunità che ha dovuto "inventarsi"
(a volte furbescamente) la sopravvivenza?
Prima di tutto per la difficoltà immane di
vivere in un ambiente tanto insalubre e dall'aria
talmente acida da "corrodere il ferro e ridurlo
in polvere", come scrisse nel 1700 il primo studioso
di medicina del lavoro, Bernardino
Ramazzini. Costui giustificò scientificamente
i Cervesi che passavano per "voraces et bibaces"
(mangioni e beoni) e dediti ad altri vizi inestirpabili
( giocatori, bestemmiatori, adulter...i) contro cui
i Vescovi del 1500, 1600, 1700....lottarono invano.
Il nome di Cervia nel 1627 risuona alla corte di Luigi
XIII (il Re di Richelieu e dei ..Tre Moschiettieri)
quando Giovanni
Di Bagno, Vescovo di Cervia, è rappresentante
del Papa a Parigi; in quegli anni, la miseria a Cervia
è tale che perfino dei sacerdoti rubano il
sale e ne fanno commercio. Fu sempre in quel periodo
(esattamente nel 1634) che maturò l'idea di
spostare la città dov'è ora: cosa che,
però, avverrà concretamente solo alla
fine del secolo.
Le spigolature sono centinaia come le curiosità
e pure gli inediti: questi ultimi riguardano ad esempio
il periodo della dominazione francese ( Napoleone
I) , il 1831 (anno del moto carbonaro), lo sciopero
dei Salinari nel 1846, il cervese Adeodato Ressi (
eroe del nostro Risorgimento) , Eugenio Billi ( primo
"Sindaco" alla caduta dello Stato Pontificio),
le sovvenzioni a Garibaldi per la sua Spedizione dei
Mille nel 1860...e così via.
Un Indice particolareggiato
dei Nomi - in fondo al corposo volume - permetterà
a molti Cervesi di trovare abbondanti riferimenti
ai propri antenati.
La presentazione del libro ha avuto luogo il 26 agosto
2011 presso il Magazzino/Museo del Sale di Cervia.
Sono intervenuti il Sindaco Roberto Zoffoli, Oscar
Turroni per il Gruppo Civiltà Salinara, Gabriele
Armuzzi per l'Associazione Germano Todoli; ha coordinato
Renato Lombardi.
I proventi del libro contribuiranno a sostenere il
Gruppo Culturale Civiltà Salinara e Associazioni
di beneficenza.
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2009 |
Il primo volume sulla Storia
di Villa Inferno ha suscitato curiosità
e domande su altri aspetti del nostro territorio :
perchè le due strade più importanti
del paese si chiamano Beneficio?Perchè a Villa
Inferno la Scuola elementare è stata istituita
per ultima rispetto a tutto il Circondario cervese?
Perchè si è dovuto attendere il 1920
per vedere istituita una Parrocchia a Villa Inferno-Montaletto?
Che origine ha avuto la leggendaria ricchezza dei
Gend-Zamagna?...E via di seguito. Nel mio computer
nel corsi di tanti anni si era accumulato abbondante
documentazione (scritta ed orale) per rispondere.
Ecco il "perchè" di questo secondo
volume di 336 pagine. Esso è stato presentato
nel 2009 in occasione della apertura al pubblico della
Chiesa di Sant'Andrea rimasta chiusa a lungo per lavori
di consolidamento e di restauro curati dalla Sovrintendenza
alle Belle arti e dall'Architetto Domenico Zamagna.
Erano presenti, fra gli altri, il Sindaco di Cervia,
Roberto Zoffoli, il Cardinale
Ersilio Tonini, Gabriele Armuzzi e Mario Stella
della Associazione Germano Todoli.
N.B. Anche i proventi di questo libro sono devoluti
in beneficenza.
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2009 |
Nel corso delle persentazioni del libro su Villa
Inferno, Enzio Strada ha fatto presente che molte pagine
riguardavano anche la frazione attigua (Montaletto)
perchè storicamente appartengono allo stesso
territorio.(Ancora oggi le due Frazioni formano la stessa
Parrocchia e fanno parte della stessa Circoscrizione
(Consiglio di Zon).Saputo che nel mio Computer avevo
centinaia di documenti su Montaletto
che - anche per ragioni di spazio - non avevo
utlizzato nel libro su Villa Inferno, sono stato pregato,
sollecitato a scrivere una Storia specfica su Montaletto.Il
libro è stato presentato nella primavera del
2009 sia a Montaletto Scuole che a Montaletto Chiesa.Il
Presidente del Consiglio di Zona d'accordo con l'autore
ha deciso di regalare una copia del volume ad ogni alunno
della Scuola Elementare nel corso di un apposito incontro
a cui hanno partecipato varie Autorità tra cui
il Sindaco di Cervia, Robero Zoffoli.
N.B. Anche i proventi di questo libri sono stati
devoluti in beneficenza.
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2006 |
Duilio ed Enzio Strada, Gabriele Armuzzi, Vittorio
Cicognani, Antonio Dallara organizzarono nel 2005
una "rimpatriata" di tutti gli originari
di Villa Inferno sparsi
in Romagna ed altrove.Fu un avvenimemto di grande
successo: gente che non si vedeva da una...vita ebbero
l'occasione di incontrarsi e rievocare "pezzi"
di vita comune trascorsi su questo territorio a ridosso
delle Saline di Cervia. Le poche foto racimolate suscitarono
vivissima emozione ed enorme interesse. Qualcuno chiese
al sottoscritto Enzio Strada di "stendere",
cioè di scrivere una Storia del nostro piccolo
paese dal momento che nel corso degli anni avevo racimolato
ampia documentazione scritta (documenti d'archivio)
ed orale (registrazione di interviste a persone anziane
di Villa Inferno nate alla fine del 1800).E' nato
quindi questo libro di 240 pagine, libro che è
andato a ruba ed è ormai esaurito.
Enzio Strada ha deciso di mettere il testo su questo
sito perchè sia a disposizione (gratuitamente)
di chi eventualmente fosse interessato a conoscerne
il contenuto.
(clicca
qui per aprire e/o scaricare il file pdf del libro)
N.B. I proventi del libro sono stati interamente
devoluti in beneficenza
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2000 |
Giacomo Gessi detto Mino fu
aggredito il 2 marzo 1924 dai fratelli Giuseppe ed
Abele Faccani (quest'ultimo era Segretario del Fascio
di Alfonsine - Ravenna e morì in seguito alle
ferite riportate). Mino riuscì ad espatriare
in Francia dove svolse attività antifascista
insieme a personalità come Alessandro Pertini.
Il Governo Francese negò sempre a Mussolini
l'estradizione fino a quando i collaborazionisti di
Vichy non lo consegnarono ai Tedeschi che lo internarono
a Dachau dove Gessi finì in un forno crematorio
il 6 febbraio 1945.Vicino a Nizza (a Cagnes-sur-mer)
il nome di Giacomo Gessi figura sul monumento che
i Francesi hanno innalzato a coloro che hanno speso
la vita per la Libertà. Dopo la pubblicazione
di questa biografia nel 2000, il Comune di Alfonsine
gli ha dedicato una via ed ha inserito il suo nome
in un monumento al'ingresso del cimitero locale.
Il Prof. Luciano Lucci ha subito utilizzato questa
mia biografia di Mino sul sito di Alfonsine
amplificando così la conoscenza di questo suo
concittadino.
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1984-85 |
La Cultura del Sale
: L'opuscolo è il frutto di una esperienza didattica
condotta nell'anno scolastico 1984-85 presso una Scuola
della Provincia di Bologna (Ozzano dell'Emilia - S.M.S.Enrico
Panzacchi) in collaborazione con la Prof.ssa Jolanda
Donnini.
L'attività di compresenza - un'ora alla settimana
- permise di "far lavorare" insieme due classi
(II A - II D) su di un argomento interdidiplinare :
il Sale: nella Storia, nella Lingua, nella Economia.
La ricerca ha toccato diversi "punti" specificati
nell'indice.
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