BRUNO CASONI
(nato a Pontremoli il 1° Maggio 1892
- morto a Cervia il 24 novembre 1917)
Il Comune di Cervia ha, in maniera encomiabile,
provveduto ad ovviare ad un inconveniente:
l'impossibilità di leggere la lapide posta nel 1917
sulla tomba di Bruno Casoni.
Dato opportuno incarico alla ditta Zamuner Marmi, è
stata posta sulla tomba di Casoni una nuova lapide
su cui è trascritto il testo originale che riassume
la storia di questo sfortunato ma eroico ragazzo.
La foto di Bruno e la sagoma del suo aereo sono inserite
sullo sfondo del mare e della spiaggia
(come si può vedere nelle foto qui sotto).
Nell'anniversario della sua morte, sabato 24 novembre 2018,
alla presenza del Vicesindaco di Cervia, Gabriele Armuzzi,
e dell'assessore Gianni Grandu,
della rappresentanza della Aeronautica e dei Bersaglieri
è stata deposta una corona di alloro sulla sua tomba
finalmente
restaurata e dignitosa.
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Chi era Bruno Casoni
e perchè è morto a Cervia
in un incidente aereo durante la Prima Guerra
Mondiale
nel momento più drammatico del conflitto (la disfatta
di Caporetto - autunno 1917). |
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Foto sulla lapide della tomba di Bruno Casoni
nel cimitero di Cervia |
i connotati (si noti nell'ultima riga la
professione:
"Perito costruttore meccanico"). |
Bruno
Casoni era nato a Pontremoli, in Toscana, il 1° Maggio
1892 da Bernardo e da Stanzani Adele.
Tenente dei Bersaglieri, egli aveva già combattuto
sull'Isonzo e sul Carso quando - appena ventiquattrenne -
fu inviato a Bologna come Comandante della Sezione Aeroplani
Difesa del Battaglione Squadriglie Aviatori.
Che c'entrava Cervia con la Guerra il cui
fronte era nel Nord Italia?
Cervia fin dall'inizio della Grande Guerra
era nel mirino degli Austriaci causa i suoi Magazzini del
Sale.
Per tutta la durata del conflitto, Cervia dovette osservare
l'oscuramento totale.
Vedi, qui sotto, documento del Sindaco Ferdinando Busignani
del 24 maggio 1915.
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A più riprese, effettivamente gli
Austriaci bombardarono Cervia: in particolare il 13 dicembre
1915, il 12 febbraio ed il 3 maggio 1916.
Il Sindaco Busignani chiedeva a Roma, al Ministro della
Guerra di predisporre "seri provvedimenti di difesa"
come l'invio di qualche aereo atto a scoraggiare le incursioni
di aeroplani nemici.
Ecco la sua lettera al Governo:
" Cervia 7 maggio 1916
Nei giorni 13 dicembre 1915, 12 febbraio e 3 corrente, questa
Città marittima ha sofferto l'irruzione di aeroplani
nemici.
La popolazione - in seguito a ripetersi di questi vili attentati
- è molto impressionata e chiede, a mio mezzo, che
i competenti Ministeri prendano qualche serio provvedimento
di difesa
Io credo che se fosse qui inviato qualche
aeroplano da caccia
la popolazione si rianimerebbe
".
Fu in questo contesto storico che si verificò
l'incidente in cui perse la vita Bruno Casoni sulla spiaggia
di Cervia, all'altezza di Milano Marittima.
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Che cosa successe esattamente quel tragico
giorno e quale fu la causa dell'incidente?
Il Tenente Bruno Casoni era decollato da
Bologna alle ore 15.40 del 24 novembre 1917 con un ricognitore
armato biposto SP.2 Savoia-Pomilio (foto qui sotto).
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Oltre a lui - pilota - a
bordo vi era il mitragliere Vittorio Bombonato.
Arrivati all'altezza di Ferrara, la nebbia calò talmente
fitta da far perdere l'orientamento.
Il mitragliere - sopravvissuto - scrisse la sua relazione
sulla dinamica dell'incidente.
A metà del documento (riportato accanto) si legge:
"...Giunti vicino al mare - e la nebbia a terra non
consentendo scorgere qualche campo atto all'atterraggio -
il pilota si trovò costretto a far scendere l'apparecchio
lungo la spiaggia e, spento il motore, dopo un breve "plané",
posò le ruote sulla sabbia.
Effettuato un corto rullaggio, il carrello incontrava una
duna sabbiosa contro la quale l'apparecchio "capotò"
restando con la coda in aria e la carlinga sfasciata posata
sulla sabbia.
Il Tenente Casoni rimase morto sul colpo fra i rottami della
carlinga; io fui sbalzato dal seggiolino e mi trovai a terra
con le gambe serrate fra i rottami della carlinga stessa.
Sono rimasto in questa posizione dalla quale non riuscìi
a svincolarmi per circa mezz'ora e ne fui liberato con l'aiuto
di soldati e borghesi intervenuti da Cervia". |
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La manovra di atterraggio
era, dunque, perfettamente riuscita e il pilota Casoni aveva
anche correttamente spento il motore come previsto dalle norme
da seguire in caso di atterraggio di emergenza. Purtroppo,
allora, sul litorale cervese, c'erano, qua e là, delle
dune e una di queste provocò il disastro.
Che il tenente Casoni fosse preparato ed esperto lo dimostra
anche il voto conseguito -Tre su Tre - il 19 maggio 1916 all'esame
(documento qui sotto).
Del resto non poteva essere altrimenti visto che ad appena
24 anni gli fu assegnato il Comando della Squadriglia Difesa
Aerea di Bologna.
Nonostante l'infuriare della guerra,
tutta Cervia si mobilitò perché al Tenente Casoni
fossero riservate le onoranze funebri che meritava.
La manifestazione di cordoglio e di affetto nei confronti
di questo sfortunato giovane impressionò non solo la
Squadriglia Difesa Aerea, ma addirittura il Comando del Corpo
d'Armata di Bologna che inviò al Comune di Cervia una
lettera di ringraziamento (non di circostanza). |
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Trascrivo
la lettera del Comando del Corpo d'Armata di Bologna perchè
in essa si fa riferimento anche al particolare "momento"
in cui si trovava l'Italia: la disfatta di Caporetto e l'arretramento
del nostro Esercito sulla linea del Piave. |
"Bologna 29 novembre 1917.
Comando del Corpo d'Armata Bologna
All'onorevole Comune di Cervia.
Questo comando sente il dovere di porgere a codesto On.Comune
i più sentiti e grati ringraziamenti per la dimostrazione
d'affetto e di simpatia fatta in occasione della disgrazia
avvenuta al compianto Tenente Aviatore Casoni Bruno.
Tanto più è riuscita grata allo scrivente
in questo momento in cui solo dalla concordia degli animi,
dalla fratellanza dei partiti,dall'unità di ideali
e di intenti potrà uscire vittoriosa la nostra Patria
più nobile è grande la Nazione Italiana".
Tuttavia, ciò
che "toccò" il cuore di ogni cervese di
allora (e credo non lasci insensibile il cervese di oggi)
è la lettera che il padre di Bruno inviò al
Sindaco Busignani il 30 novembre 1917, subito dopo i funerali.
"Roma 30 novembre 1917.
Illustrissimo Signor Sindaco,
a Lei e alla On.le Giunta Municipale mi sento ancora in
dovere di esternare la mia gratitudine per le onoranze rese
al mio adorato Bruno e per la generosità usata a
me e famiglia nella grande sventura che mi ha colto.
Cervia mi resterà scolpita nella mente non solo
come Luogo dove riposa il mio unico figlio, ma anche per
la grande bontà dei suoi cittadini.
La prego di partecipare i sensi della mia gratitudine anche
all'On.le Sig. Presidente dell'Asilo Infantile S. Giuseppe
e all'On.le Comitato di Assistenza Civile e alla Congregazione
di Carità.
Per sempre.
Obbl.mo
Casoni Bernardo Vittorio
Via Ancona 93 Roma".
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Il padre di Bruno Casoni ringrazia
pure i responsabili dell'Asilo, il Comitato di Assistenza
e la Congregazione di Carità (che amministrava, allora,
l'Ospedale Civile).
La Congregazione fece affiggere anche un Manifesto di condoglianze
e partecipò ai funerali con una corona di alloro
in onore del giovane aviatore. La delibera della Congregazione
mi è stata messa a disposizione da Nino Giunchi,
appassionato di storia cervese.
Casoni fu, dunque, sepolto con tutti gli
onori nel nostro cimitero e la sua salma non fu mai più
traslata.
A Guerra finita, la Legge n° 1074 del 1921 stabilì
il "Trasporto gratuito delle salme dei caduti",
ma la famiglia Casoni (residente a Roma in via Ancona 93)
non se ne avvalse affidando al nostro Comune la conservazione
della tomba e la memoria.
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La tomba di Bruno Casoni è lungo
il viale centrale del Cimitero: sulla destra, a poche decine
di metri dall'ingresso principale. Dal 1963 , accanto a
lui riposa Augusto Ricci, detto Truccolo, il cervese tanto
ammirato da Grazia Deledda (Premio Nobel per la Letteratura
e cittadina onoraria di Cervia).
Quest'anno, ricorrendo
il CENTENARIO della morte di Bruno Casoni,l'Amministrazione
Comunale ha deciso
1) di restaurare la sua tomba;
2) di organizzare
nella Sala del Consiglio Comunale una Commemorazione Ufficiale
che ha avuto luogo il 24 novembre 2017: esattamente nel
giorno del tragico evento.
Oltre alle Autorità Civili, erano
rappresentate tutte la varie Armi.
Insieme alla Aeronautica e ai Bersaglieri (Casoni era bersagliere
ed aviatore), hanno partecipato l'Arma del Carabinieri,
della Guardia di Finanza, della Marina, del Corpo della
Polizia Municipale, varie Sezioni emiliane-romagnole della
Aeronautica e dei Bersaglieri con bandiere e labari.
Gli interventi dei relatori ( Gianni Grandu, Gabriele Armuzzi,Sergio
Franco, Enzio Strada, Luca Coffari ) sono stati seguiti
con grande attenzione ed interesse.
Studiosi presenti in Sala (si citano il Prof.Rossano Novelli,
esperto di storia della aeronautica e Mauro Antonellini,
membro del Comitato scientifico del Museo F. Baracca di
Lugo) hanno arricchito il dibattito.
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Da sinistra: L'Assessore Gianni Grandu, il Tenente Colonnello
Sergio Franco, il Sindaco Luca Coffari,
il Vicesindaco Gabriele Armuzzi, Enzio Strada (relatore).
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All'inizio dell'incontro sono state lette
pubblicamente due lettere.
La prima inviata al Comune dal Generale (r) Vincenzo-Toni
Basile di Roma che ha favorito l'acquisizione di documenti
su Bruno Casoni:
"....sono rammaricato dal fatto di non poter essere
tra Voi in occasione della commemorazione in oggetto per
seri impegni di carattere famigliare.
Mi consola tuttavia sapere che molti amici e colleghi dell'Associazione
Arma Aeronautica incorniceranno di azzurro questa memorabile
giornata.
Non posso in ogni caso esimermi dall'esprimere la mia personale
riconoscenza e sincera ammirazione per il Comune di Cervia,
per le sue Autorità e Funzionari tutti i quali, raccogliendo
il testimone lasciato a loro dal Sindaco di cent'anni or
sono, hanno voluto ricordare questo Aviatore Caduto nell'adempimento
del dovere.
Da aviatore anch'io, interpreto questa loro sollecitudine
come una conferma dell'indole generosa della terra in cui
il Tenente Casoni ora riposa, terra di solide ed illustri
tradizioni aeronautiche.
Colgo l'occasione per estendere questi miei sentimenti di
gratitudine anche al Dottor Enzio Strada, la cui importante
opera di ricerca storica sui dettagli di questo lontano
tragico evento mi ha profondamente commosso.
La prego, caro Dottore, di ricevere il mio grazie e di esserne
anche cortese latore alle Persone da me citate.
Con i sensi della massima considerazione,
Vincenzo (Toni) Basile - Gen. di Squadra Aerea (Riserva).
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La seconda lettera
cui si è data pubblica lettura è quella della
Professoressa Lucia Baracchini, Sindaco del Comune di Pontremoli
(dove Bruno Casoni è nato il 1°maggio 1892): |
Come da programma, al termine della mattinata,
ci si è sono recati al cimitero locale dove - al
suono del Silenzio eseguito dal M° trombettista Pietro
Spadaro -è stata deposta una corona di alloro sulla
tomba di Bruno Casoni e data lettura della preghiera dell'aviatore
e del bersagliere.
La commozione era palpabile.
Qui sotto, alcune immagini.
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Il
testo della lapide è il seguente:
"Bruno Casoni
di anni 25 da Roma
Tenente 4° Bersaglieri
combattente valoroso sul Carso e sull' Isonzo
poscia pilota aviatore
comandante
la difesa d' aeroplani di Bologna
periva su questa spiaggia
per incidente aviatorio in servizio
la sera del 24 novembre 1917
La famiglia
e la fidanzata
inconsolabili"
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La lapide riporta
in cima, dentro un cerchio, in rilievo, la sagoma dell'aereo
SP.2 e, più sotto, la fotografia di Bruno Casoni che
è posta all'inizio di questa pagina. |
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La sagoma dell'aereo
SP2 sul quale Casoni trovò la morte è esattamente
incisa (confronta con le due foto in bianco e nero riportate
più sopra).
Il Tenente Colonnello Sergio Franco, nel corso del suo brillante
intervento del 24 novembre, ha raccontato all'uditorio la
storia di questo velivolo confermandone la poca affidabilità
.
A questo proposito
Generale (r) Toni Basile ha scritto ad Enzio Strada che
"
Nella Storia dell'Aeronautica il velivolo...è
ricordato perché di esso i piloti dicevano:
"Sale Poco,Scende Presto, Sepoltura
Pronta".
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Gli "statini"
di volo di Bruno Casoni lo testimoniano.
Eccone due.
Il primo è del mese di settembre 1917. Su 21 voli
effettuati, Casoni è costretto ad interromperne ben
12 e per motivi diversi: il motore inizia a vibrare, il
motore si spegne, il pistone del 5° cilindro si rompe,
la carburazione è difettosa, il carburatore prende
fuoco, la compressione viene meno, il "perno manetta
comando gas" si rompe...
(vedi "statino" qui sotto)
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L'ultimo "statino"
è quello tragico : l'incidente mortale, qui a Cervia,
il 24 novembre 1917.
Il velivolo è sempre l'SP2 che continua a perdere colpi
e il 19 novembre 1917 (cinque giorni prima che si schianti
a Cervia) costringe Casoni a scendere a terra dopo appena
10 minuti di volo. Il motivo? Lo si legge nello statino
qui sotto: "sceso per vibrazione motore". |
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Casoni doveva essere davvero
un bravo pilota se a motore spento, se con vibrazioni, se
a cilindro fuori uso, se a "manetta del gas "
rotto, se a carburatore in fiamme, se in mancanza di compressione...riuscì
sempre a riportare il velivolo a terra (gli statini registrano
solo un paio di rotture al carrello).
Del resto anche l'atterraggio
sulla spiaggia di Cervia fu da lui effettuato correttamente
nonostante la nebbia, nonostante la sabbia nonostante l'imbrunire.
Enzio Strada ringrazia la dott.ssa Cristina Poni dell'Archivio
Comunale di Cervia, il Generale (r)
Vincenzo (Toni) Basile di Roma (già Segretario della
AAA:Associazione Arma Aeronautica), l'attuale Presidente
della AAA, Generale di Squadra Aerea (r), Giovanni (Giampiero)
Sciandra, il Primo Maresciallo Mauro Bianco dell'Ufficio
Storico dell'Aeronautica di Roma, tutte le numerose Sezioni
dei Barsaglieri e della Aeronautica che sono intervenute,
il Comune di Pontremoli e, ovviamente, tutta l'Amministrazione
Comunale di Cervia.
Un particolare ringraziamento al dottor Andrea Foschi.
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LA RICERCA STORICA NON E' CONCLUSA il 24
.11.2017.
Anche presso Archivi dell'Austria-Ungheria
sulla Grande Guerra ci sono riscontri dei bombardamenti
su Cervia.
Pubblicazioni in lingua tedesca e traduzioni in lingua italiana
ci permettono di conoscere da dove partivano allora le incursioni
aeree nemiche,
i nomi dei piloti, i tipi di velivoli impiegati , le torpidiniere
di appoggio e quant'altro.
Grazie alla segnalazione dei ricercatori Novelli e Antonellini
(intervenuti il 24 novembre alla Commemorazione)
è stato possibile acquisire i documenti che riporto
qui di seguito.
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Ci siamo
accorti che c'è una discordanza sul giorno del primo
bombardamento su Cervia:
secondo i documenti italiani si tratterebbe del 13 dicembre
1915 , secondo quelli austriaci sarebbe avvenuto il 14.
Come ricercatori storici scrupolosi ( e curiosi), cercheremo
di verificare chi e perchè non ha segnato la data esatta.
Anche se non si tratta di una discordanza importante (in fondo
si tratta di un solo giorno!), a me dispiacerebbe, ad esempio,
che fossimo noi italiani ad esserci sbagliati. |
Vari organo di stampa (sia cartacei
che elettronici) hanno dato notizia della Commemorazione
"Bruno Casoni" nel Centenario dell'incidente che
gli costò la vita.
Qui di seguito due articoli (Il Resto del Carlino e il Corriere
di R.in abbinamento con la Stampa di Torino).
(Per alcuni, è'stata l'occasione per "parlare"
anche di Trucolo la cui tomba è accanto a quella
di Casoni).
L'Assessore di Pontremoli (Michele
Lecchini) ci ha pure segnalato che il sito "PontremoliToday.it"
ha dato notizia dell'avvenimento.
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Il 14 dicembre
2017, l'Assessore al Comune di Pontremoli, Michele Lecchini,
è venuto a Cervia per rendere omaggio
al connazionale Bruno Casoni nel centenario della morte..
Nel corso della sua visita - a nome dell' Amministrazione
Comunale - ha consegnato importante materiale illustrativo
su Pontremoli al Vicesindaco di Cervia Armuzzi, al Responsabile
dell'Ufficio stampa Foschi, al ricercatore Strada.
Successivamente è stata effettuata una visita al cimitero
locale dove l'Assessore Lecchini ha deposto un "cero"
sulla tomba di Bruno Casoni. |
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L'Assessore
Lecchini ci ha consegnato copia dell'Atto di Nascita di Bruno
Casoni (Pontremoli 1 maggio 1892).
Ora sappiamo che la famiglia era originaria di Modena e che
il padre era un dipendente delle Ferrovie
("assistente ferroviario").
Dal documento si apprende che Bruno è nato in via Mazzini
16. Chissà se la casa è ancora esistente. |
ATTO DI NASCITA DI BRUNO CASONI (NATO
A PONTREMOLI il 1° MAGGIO 1892). |
Qui di seguito
alcune immagini riprese il 4 novembre in occasione della inaugurazione
del nuovo Parco delle Rimembranze di Montaletto;
sulla lapide che ricorda gli aviatori caduti è stato
inserito il nome di Bruno Casoni (il primo in assoluto). |
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Si ricorda che
nel territorio cervese è tuttora "operativo"
l'aeroporto militare
(costruito negli anni '50 del secolo scorso). |
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Oltre al Vicesindaco
Gabriele Armuzzi, all'Assessore Gianni Grandu, erano presenti
il Prefetto di Ravenna Dott.Francesco Russo, il Questore,
i Rappresentanti delle Forze Armate e delle Associazioni,
il Comandante dell'Aeroporto, il Tenente Colonnello Sergio
Franco, il Picchetto d'Onore e una rappresentanza della
Scuola Elementare guidata dalla maestra Teresa Mele.
Di seguito alcune
immagini:
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Inizio corteo dal Piazzale Scuole Elementari "Buonarroti"
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Deposizione corona di alloro da parte della Aeronautica Militare.
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Benedizione da parte del Parroco, Don Alessandro Saporettti.
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Deposizione di un mazzo di fiori da parte della rappresentanza
degli alunni della Scuola Elementare. |
Alzabandiera ed esecuzione magistrale dell'Inno di Mameli
e del "Silenzio". |
La presenza della Sezione dell' Arma Aeronautica di Cesena
presieduta dal Cav.Orazio Costa. |
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